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Mutismo Selettivo: quando la risposta è il silenzio

Aggiornamento: 22 nov 2022

Il Mutismo Selettivo (MS) è una condizione ancora poco conosciuta che colpisce bambini e bambine e che si manifesta con l'incapacità di parlare in certe situazioni sociali (es. scuola) nonostante lo sviluppo e la comprensione del linguaggio siano nella norma. Possono esserci molteplici cause che possono portare allo sviluppo del MS, così come diversi possono essere i quadri clinici sottostanti una medesima manifestazione. L'intervento terapeutico con questi bambini è complesso e prevede la collaborazione dei genitori e dei docenti, oltre che al bambino stesso.


COME SI MANIFESTA?

Il mutismo selettivo ha esordio solitamente nella seconda infanzia (2-6 anni) ed è caratterizzato dalla mancanza di comunicazione verbale in uno o più contesti nei quali questa è socialmente attesa (nonostante lo sviluppo e la comprensione del linguaggio da parte dei bambini siano nella norma!).


Questa condizione non è dovuta da qualche disfunzione organica o ad un’incapacità legata allo sviluppo, ma si configura come la risposta del bambino a uno stato emotivo (ansia, paura, senso di colpa). Il Mutismo Selettivo è ad oggi inserito all'interno dei disturbi d'ansia del DSM-5 (APA, 2013) , anche se non si può affermare con certezza che l'ansia sia sempre la causa principale sottostante questa condizione.


Questi bambini non riescono a parlare in presenza di persone che non conoscono o con cui non si sentono a loro agio e in alcuni contesti che vengono percepiti come pericolosi e disturbanti. Allo stesso tempo, in contesti e con persone che trasmettono sicurezza, accettazione e validazione, i bambini riescono ad esprimersi normalmente.

I bambini con MS sono, di solito, bambini molto timidi e possono avere difficoltà a mantenere il contatto visivo con gli altri e mostrare segni di difficoltà e disagio attraverso la rigidità fisica e l'espressività del volto. Possono apparire impacciati nei movimenti, assenti e inespressivi, manifestare un certo imbarazzo sociale, isolamento e ritiro sociale, eccessi di collera e comportamenti oppositivi.


Sono bambini molto sensibili che si servono di altri canali comunicativi per superare l'ostacolo dell'assenza della parola attivando strategie di adattamento che assicurano la possibilità di interazioni con l'ambiente: possono utilizzare in maniera molto attenta il linguaggio del corpo comunicando attraverso gesti ed espressioni del viso come sorridere o corrucciare la fronte, con la postura, annuendo o scuotendo la testa, spingendo o tirando l'interlocutore. In alcuni casi emettono suoni monosillabici, corti o monotoni, o alterano la voce riproducendo a volte il verso di animali, fischi o schiocchi della lingua.



QUALI SONO LE CAUSE?

Non è ancora stata individuata un'unica causa che possa spiegare l'insorgenza del mutismo selettivo; sono state comunque avanzate varie ipotesi che ritengono che il disturbo sia il risultato dell’interazione di vari fattori genetici e ambientali.


Inoltre, considerando che ogni bambino è diverso e unico in basse alle proprie caratteristiche personali, temperamentali, familiari e ambientali, possiamo sostenere che il MS può essere visto come la manifestazione di vari fattori che si esprimono in maniera diversa e specifica in ogni bambino.

Importante è la predisposizione genetica e la vulnerabilità a determinate condizioni cliniche ma fondamentali sono anche le esperienze di vita positive e non che il bambino ha vissuto e vive per uno sviluppo più o meno sano.


D'AMBROSIO (2015) ha inoltre suggerito che il mutismo selettivo potrebbe rappresentare una disfunzione del sistema nervoso autonomo in accordo con la teoria Polivagale di Porges: nei bambini con MS il sistema di ingaggio sociale (social engagment system) risulterebbe inefficace e questo porterebbe ad una più facile attivazione di risposte allo stress maggiormente primitive e alla incapacità di attivare strategie di coping sociali.



VALUTAZIONE

Il punto di partenza nella conoscenza del bambino consiste in un colloquio con i genitori per ripercorrere tutte le tappe fondamentali dello sviluppo motorio e cognitivo. Importante, inoltre, raccogliere informazioni sulla storia dei sintomi incluso l’esordio e le circostanze in cui il MS si è presentato.


L’osservazione clinica del bambino può essere utile per esaminare il livello di interazione sociale, la capacità di costruire relazioni amicali, la partecipazione alle attività sociali e la valutazione del livello di comportamento inibito e il tentativo del bambino di comunicare in maniera non-verbale. Risulta fondamentale creare un ambiente in cui il bambino percepisca sicurezza e validazione continua.


Anche l’osservazione in classe da parte degli insegnanti risulta utile per poter descrivere le inibizioni verbali e non verbali nel contesto scolastico, per individuare compagni con cui il bambino parli e per individuare le situazioni in cui sembra più desideroso di esprimersi. Fondamentale anche l’analisi funzionale del linguaggio non verbale e dei comportamenti comunicativi come ridacchiare, fare cenni con la testa o sorridere.

La collaborazione con la scuola rappresenta un punto fondamentale nel trattamento del mutismo selettivo. I colloqui con le docenti, infatti, si rivelano cruciali per la comprensione del comportamento del bambino all'interno del gruppo classe e per la messa in atto di strategie che possono portare ad un maggiore senso di sicurezza dal minore e favorire così l'atto comunicativo.


 

American Psychiatric Association (2013). Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fifth Edition, DSM-5. Arlington, VA. (Tr. it.: Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, Quinta edizione, DSM-5. Raffaello Cortina Editore, Milano, 2014).


Drewes, A. A., & Schaefer, C. E. (Eds.). (2018). Play-Based Interventions for Childhood Anxieties, Fears, and Phobias. Guilford Publications.


Egiziano, E, Pecchioli, L. (2016). Processi di evolutività e di terapeuticità nei bambini con mutismo selettivo: il ruolo dell’affettività positiva nella clinica terapeutica. Atti delle Giornate Nazionali di Psicologia Positiva IX Edizione Culture della positività. Attualità e prospettive, 9-11 giugno 2016. Cesena: Ebook of Abstract


Sharkey, L., & McNicholas, F. (2012). Selective Mutism: A prevalence study of primary school children in the Republic of Ireland. Irish Journal of Psychological Medicine, 29(1), 36-40.

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