Come funziona il primo colloquio psicologico?
- Camilla Pompeo
- 22 lug
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 22 lug
Il primo colloquio psicologico rappresenta il primo passo verso un percorso di crescita e di benessere personale. Si tratta di un momento importante in cui si crea un primo contatto, si iniziano a esplorare insieme le difficoltà e le risorse e si cominciano a definire gli obiettivi del lavoro terapeutico e i bisogni individuali.
Cosa aspettarsi dal primo colloquio?
Nel primo incontro, la priorità è creare un ambiente sicuro e accogliente, dove la persona possa sentirsi ascoltata senza giudizio. In circa un'ora verrano esplorate la situazione attuale, le ragioni che hanno spinto a cercare un sostegno psicologico e le aspettative rispetto al percorso.
Come si svolge?
Accoglienza e presentazione: si inizia con una breve presentazione, durante la quale la persona può raccontare chi è e quali sono le principali preoccupazioni.
Raccolta di informazioni: si approfondiscono insieme i motivi della richiesta di aiuto, le esperienze passate e gli aspetti della vita che risultano rilevanti.
Definizione degli obiettivi: si identificano insieme gli obiettivi del percorso terapeutico, tenendo conto delle esigenze e delle risorse personali.
Spiegazione del percorso: viene illustrato come si svolge il lavoro, quali sono le modalità degli incontri e cosa ci si può aspettare dalla terapia.
Spazio per le domande: la persona può porre qualsiasi dubbio o curiosità riguardo al percorso, alla durata, ai costi o agli aspetti pratici.
Perché il primo colloquio è così importante?
Il primo colloquio è il momento in cui si costruisce la fiducia, base indispensabile per un lavoro terapeutico efficace. Non è necessario arrivare già con tutte le risposte; è proprio in questo spazio che si può iniziare a esplorare sé stessi con il supporto di una figura professionale esperta.

Commenti